L’odio dei terroristi per l'America ha un motivo.
- Carmelo Ciro
- Feb 19, 2020
- 4 min read
Updated: Feb 21, 2020
Questo e’ un articolo che ho scritto in inglese per The Daily Journal il 31dicembre del 2015, e che oggi vedendo tony Blair in prima pagina su tutti i giornali del mondo per la sua complicita’ nella tragica guerra in Iraq, ho voluto riscrivere in italiano. Dalla versione ingese che ho postato, con il vento patriottico che soffia in questo momento in America, fra attentati, Donald Trump ecc...ecc…; non mi aspettavo tante persone simpatizzanti; anche perche’ l’ho gia’ pubblicata sei mesi fa...mi auguro che ai miei amici italiani, anche se e’ un articolo un po lungo, piaccia e li faccia riflettere:
Il terrorismo e’ l’incubo di tutti. Il brutale massacro a Parigi, la distruzione di un aereo di linea russo, i bombardamenti a Beirut e la recente carneficina di gente innocente in California sono solo l’inizio di una serie di tragici eventi.
Cos’e’ che fa diventare questi gruppi terroristici cosi’ brutali, odiosi ed assetati di sangue? Perche’ detestano il mondo occidentale con tanta veemenza? E’ forse il nostro stile di vita? E’ forse che il mondo e’ diviso fra -chi ha e chi non ha- (o se vogliamo, fra possedenti e posseduti) con il mondo occidentale gruppo di elite ed il resto del mondo cittadini di seconda classe alla merce’ del mondo capitalistico?
Con l’introduzione di internet, le barriere fra i popoli sono scomparse. Lo stile di vita delle societa’ moderne e’ in forte contrasto con quello dei poveri paesi sottosviluppati. Eppure, sebbene i loro cittadini facciano stento a sopravvivere, non mancano nelle loro case computers e cellulari e sono quindi al corrente delle differenze che ci separano gli uni dagli altri.
Qui, soltanto negli Stati Uniti, usiamo un quarto delle risorse naturali del mondo. La somma di soldi che si spende in America per armi da fuoco e’ piu’ grande del budget di tanti paesi che lottano per la sopravvivenza. E mentre in America si combatte l’obesita’, in molti altri paesi si combatte la fame.
Per le centinaia di migliaia di persone che fuggono dalla propria patria, l’Europa e’ la loro terra promessa; e’ la terra della speranza, come lo e’ stata l’America per secoli, ed ancora lo e’, per gli europei e per il resto del mondo.
Allora perche’ gruppi terroristici come ISIS e Al Queda vogliono distruggere il mondo capitalistico? 1) e’ forse per la disuguaglianza della ricchezza nel mondo? 2) e’ una lotta contro il capitalismo e la sua ideologia? 3) o e’ una rivolta contro le politiche spesso sbagliate del mondo occidentale a cui fa’ testa l'America?
Credo che la risposta si trovi nella somma delle tre supposizioni sopra menzionate. Molte nazioni europee hanno appoggiato tante guerre audaci e politiche sbagliate degli Stati Uniti. L’influenza americana in Europa e nel mondo in generale e’ cosi’ preponderante ed invasiva che sta cambiando la parte piu’ sacra del nostro essere, la nostra lingua, la nostra cultura.
Nonostante il cambiamento sia una cosa naturale e necessaria che fa parte parte dell’evoluzione del mondo, imporre i propri valori e la propria cultura a gente di paesi e culture differenti, potrebbe anche sembrare come forma di arroganza, di egoismo e di egemonia mondiale.
E’ dunque l’America responsabile per cio’ che e’ accaduto a Parigi il 13 novembre o per altri attacchi terroristici? No, l’America non e’ direttamente responsabile. Tuttavia, le sue belligerenti poliche estere in cerca di profitti in terre lontane alle spese di vite innocenti hanno creato un clima di angoscia e di odio da tanta gente nel mondo.
L’ultimo esempio di alleanza tra America ed Europa nel massacrare civili, donne, bambini, anziani e’ stata l’invasione in Iraq. Con una singola mensogna (che dopo ha ammesso) l’allora Presidente George W Bush e’ stato capace di distruggere un paese intero e la sua popolazione.
Le industrie delle armi, come altre grandi corporazioni americane(gasolio, farmaceutiche, ecc…) si sono arricchite mentre vite innocenti da tutte e due i lati dell’oceano sono state cancellate dalla faccia della terra...
L’alleato migliore di George Bush, ex Primo Ministro Britannico, Tony Blair, nell’emulare il suo mentore, ha mentito al suo popolo convincendolo che l’intervento dell’Inghilterra nella guerra in Iraq era necessario. In una recente intervista con il giornalista inglese Jon Snow, Tony Blair ha ammesso di aver mentito.
Quale e’ stato il messaggio mandato al resto del mondo da questi due statisti? Che va bene mentire per profitti, distruggendo una nazione e decine di migliaia di famiglie?
Se il Presidente degli Stati Uniti, scolaro della Yale University e “faro” di democrazia, liberta’ e diritti umani nel mondo, puo’ scamparsela con quei crimini mostruosi, pensate che un pugno di vili farabutti, Isis o Al Queda, si facciano degli scrupoli nell’uccidere gente innocente?
Con cio’ alcuni diranno: Sta forse Carmelo perdonando i loro gesti folli? No. Per niente. Ma fin quando non si ridefinisce la parola “terrorismo” sia George W Bush che Tony Blair sono per me due terroristi di magnitudine globale. A loro spetta lo stesso trattamento come quello riservato a Saddam Hussein. Ma, poiche’ sono contro la pena di morte, li getterei in una cella lasciandoli marcire li’.
Se si vuole una societa’ piu’ pacifica, gli Stati Uniti e i suoi alleati debbono cambiare le loro ideologie verso un mondo piu’ egualitario. Lo spirito di fratellanza e di condivisione deve essere piu’ alto e prevalere sui grattacieli di acciaio che noi costruiamo.
In conclusione, gli ultimi eventi che hanno scosso i cuori e le menti di milioni di persone nel mondo non dovrebbero essere solo momenti di lutto e di dolore ma anche di riflessione. L’odio non si conquista con l’odio, ne’ la pace forgiata con bombe.
Io sono francofilo e Parigi ha un posto speciale nella mia vita. Non per caso ho deciso di passare una vita ad insegnare francese. Pertanto, se non ho alzato bandiera francese in solidarieta’ di un paese che amo dopo il massacro del 13 novembre, non e’ stato per mancanza di rispetto per la Francia o per i miei cari amici francesi.
Non ho sventolato la bandiera russa o americana, nemmeno. Ne’ quella libanese, palestinese o israeliana nelle cui terre bambini e civili sono massacrati giornalmente senza tanta fanfara dai mass-media e sotto gli occhi indifferenti e apatetici del mondo occidentale.
Grazie per la vostra attenzione e scusate gli errori.
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